Curatore: Diego Gavini
Giornata della Memoria: 21 marzo
Dal 1996 l’associazione Libera celebra Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: la data è stata scelta in concomitanza con l’inizio della stagione primaverile, associando il risveglio dell’impegno per la verità e la giustizia. Col tempo il 21 marzo è diventato un momento centrale nella ritualità antimafia tanto da spingere il Parlamento, nel 2016, a…
istituire per legge la Giornata nazionale della memoria delle vittime di mafia.
Celebrata per la prima volta a Roma, la Giornata della Memoria ha avuto nelle successive edizioni sedi sempre differenti (tornando soltanto nel 2005 nella Capitale), toccando grandi realtà metropolitane così come piccole realtà provinciali, attraversando il Paese da Nord a Sud. Nel divenire, dunque, un rito in grado di restituire la dimensione nazionale della questione mafiosa, la Giornata della Memoria ha anche contribuito a fissare nell’immaginario collettivo la percezione delle vittime di mafia quali martiri ed eroi della patria.
Momento centrale della Giornata è la lettura dei nomi di questi morti: un’evocazione simbolicamente densa che attinge dalla sfera del religioso, attorno a cui sono chiamati non solo i parenti delle vittime, una famiglia estesa unita dal sangue versato, ma la stessa comunità nazionale, in una elaborazione collettiva di un lutto pubblico, che è al contempo il ricordo doloroso di un trauma ma anche la possibilità di rigenerazione della patria e dei suoi valori morali e fondativi.
Per saperne di più:
- M. Cozzi, R.C. Falcone, I. Napolitano, S. Ottaviani, R. Ruggiero (a cura di), Memoria. Nomi e storie delle vittime innocenti delle mafie, Gruppo Abele, Torino, 2015.
- M. Ravveduto, La religione dell’antimafia. Vittime, eroi, martiri e patrioti della resistenza civile, in Id. (a cura di), Strozzateci tutti, Aliberti, Roma, 2010.